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CHIRURGIA PIEZO SURGERY, RIALZO DEL PIANO MACELLARE E PICCOLA CHIRURGIA

Nel corso degli ultimi decenni la chirurgia orale si è sviluppata in modo da far fronte alla necessità di posizionare impianti in sedi in cui vi è scarsa presenza di osso.

I nostri chirurghi utilizzano la chirurgia piezoelettrica per rimodellare o tagliare l’osso grazie ad uno strumento ad ultrasuoni, che non va a surriscaldare l’osso e a ledere i tessuti molli, nei casi di inserimenti di un impianto o anche per interventi di chirurgia rigenerativa.

Gli interventi di rialzo del seno mascellare vengono effettuati perché spesso, quando perdiamo un dente, l’osso che una volta lo sosteneva si atrofizza e perde volume e non è possibile inserire un impianto nel momento in cui non c’è abbastanza volume osseo per reggerlo. Si tratta di un intervento indolore e lievemente traumatico, realizzato in anestesia locale, dove i “seni mascellari” vengono anatomicamente spostati in alto dal ripristino dei volumi ossei e così sarà possibile il corretto inserimento di un impianto.

L’odontoiatria conservativa è la disciplina dedicata a preservare “l’organo dentale” avvalendosi della prevenzione, della diagnosi e del ripristino morfologico, funzionale ed estetico della dentatura naturale, nel contesto della valutazione della salute di tutta la cavità orale.

La conservativa mira a curare, “conservare” il dente non solo dalla carie ma anche dai traumi, dall’usura, dall’invecchiamento naturale, prevenendo l’invasione del danno alla polpa e la necessità della “cura canalare” grazie a materiali moderni e tecniche operative minimamente invasive.

Oggi la conservativa e la restaurativa più in generale comprendono oltre ai trattamenti eseguiti direttamente nella bocca del paziente (otturazioni e ricostruzioni definite appunto dirette) anche restauri più estesi come gli intarsi (dedicati ai denti posteriori) e le faccette per i denti anteriori che possono essere realizzati in laboratorio dall’odontotecnico. Oggi le tecnologie digitali permettendo il miglioramento funzionale ed estetico della dentatura e del sorriso con una minima demolizione del dente.

È quella branca dell’odontoiatria che si occupa della terapia dell’endodonto ossia delle cosiddette “cure canalari”.

La terapia endodontica è necessaria quando la carie diviene così profonda da intaccare la camera pulpare oppure in seguito a traumi che provocano la frattura della corona dentaria o ancora quando il dente debba essere ridotto di dimensioni per fare una riabilitazione protesica e ci possa essere il rischio di pulpite.

Il trattamento endodontico (o cura canalare o devitalizzazione) consiste nella rimozione della polpa (o nervo dentale) infiammata e infetta, presente all’interno del dente e per tutta la lunghezza delle radici, per sostituita con un’otturazione permanente in guttaperca e cemento canalare.

Il risultato è che il dente non sarà più un serbatoio infettivo e, dopo una corretta ricostruzione della corona, potrà continuare a svolgere le stesse funzioni di un dente integro.

Quando si parla di impianto dentale ci si riferisce all’inserimento nell’osso della mandibola o della mascella di una vite in titanio, raramente in ceramica che ha lo scopo di sostituire un dente o più denti mancanti senza l’utilizzo di protesi mobili. Lo scopo è quello di riabilitare la funzione masticatoria ed estetica del soggetto. Prima dell’esecuzione, consigliamo sempre di effettuare una cone-beam che permette all’operatore lo studio tridimensionale del sito ricevente. L’impianto può avere una lunga durata. Fattori negativi sono sicuramente il fumo, il diabete e la cattiva igiene orale. Al paziente già sottoposto a terapia radiante, a chemioterapia oppure con cirrosi epatica scompensata, con grave insufficienza renale o cardiaca, viene sconsigliato l’uso dell’implantologia orale. Nei casi con ampia valenza estetica è possibile posizionare l’impianto contestualmente all’estrazione dentaria (impianto post-estrattivo) e applicare immediatamente un dente in resina provvisoria (impianto a carico immediato).
La tecnologia digitale è presente in molti aspetti della nostra vita quotidiana. Anche la moderna odontoiatria si avvale di strumenti digitali per migliorare diagnosi e terapia.

DI COSA SI TRATTA
I dati TAC del paziente vengono inseriti all’interno di un software per valutare la possibilità di inserire degli impianti in titanio che possano supportare la nuova dentatura del paziente.

INTERVENTO
L’intervento avviene nella maggior parte dei casi senza incisioni (tecnica flapless) e si effettua posizionando gli impianti con l’aiuto di una guida che ci consente di effettuare l’intervento come lo abbiamo pianificato al computer. Conoscendo in anticipo la posizione finale degli impianti il laboratorio, con l’ausilio di software dedicati, può progettare i futuri denti del paziente che, in un’alta percentuale di casi, potranno essere posizionati immediatamente al termine dell’intervento (carico immediato).

VANTAGGI

  • In assenza di incisioni minimo gonfiore post intervento
  • Grazie alla procedura guidata tempi di intervento ridotti
  • Possibilità di riabilitare il paziente con la nuova dentatura lo stesso giorno del posizionamento degli impianti
  • Possibilità di eseguire tutto il trattamento in un’unica seduta
L’Ortodonzia o Ortognatodonzia è una disciplina che si occupa della correzione delle anomalie di posizione dei denti e delle malformazioni dei mascellari, allo scopo di migliorare la funzione masticatoria, la respirazione, la fonazione e anche l’estetica del volto e del sorriso.

Per eseguire un trattamento ortodontico si possono usare più tecniche, a seconda delle indicazioni del caso:

  • Fissa con brackets metallici o ceramici
  • Mobile con apparecchi rimovibili fatti di resina e fili metallici
  • Mobile con mascherine invisibili.

Merita una menzione a parte la cosiddetta Ortodonzia intercettiva, ossia un trattamento ortodontico precoce eseguito in dentizione decidua o mista, per risolvere alcune situazioni che lasciate al loro destino, senza intervenire, porterebbero a grosse complicazioni, di difficile risoluzione senza il ricorso alla chirurgia o alle estrazioni.

Tra queste troviamo:

  • Cross bite o morso inverso posteriore
  • Cross bite o morso inverso anteriore
  • Affollamento dentario in dentatura mista
  • Morso aperto anteriore da abitudini viziate
  • Morso coperto grave
  • Deficit di sviluppo mandibolare o mascellare
L’odontoiatria pediatrica si occupa della salute della bocca dei bambini dalla nascita fino all’adolescenza.

Il pedodonzista ha una preparazione ambulatoriale e psicologica che gli permette di creare un rapporto di fiducia e collaborazione con il piccolo paziente.

Il compito del dentista pediatrico è quello di occuparsi della prevenzione della carie, mentre sarà compito dell’igienista dentale istruirlo e motivarlo alle corrette manovre di igiene orale domiciliare, dargli consigli alimentari e applicare tutti i presidi di prevenzione come le sigillature.

Curare le patologie dentali fin da bambini può portare a trattamenti meno gravosi in futuro.

È lo studio e la realizzazione di restauri dentali, che, pur essendo necessari a causa di problemi dentali come fratture, carie o perdita di denti, possono migliorare l’aspetto estetico.

L’estetica dentale migliora il sorriso cercando di trovare la corretta armonia tra forma, colore e proporzione dei denti, intervenendo in caso di denti fratturati, macchiati, mancanti o separati da ampi spazi, nel rispetto della funziona masticatoria.

Le vecchie otturazioni in amalgama vengono sostituite con materiali in composito che rispettano la biocompatibilità e soprattutto l’estetica del paziente. Fanno parte dell’odontoiatria estetica le faccette e gli intarsi.

Si occupa della salute dei tessuti gengivali e di sostegno dei denti. La malattia parodontale si distingue in gengivite e parodontite (piorrea) e quest’ultima porta alla distruzione dei tessuti di supporto del dente (cemento, legamento parodontale e osso alveolare).

Questo tipo di patologia è dovuto per lo più alla presenza di alcuni batteri presenti nella bocca e può essere associata ad altri fattori: fumo, stress, diabete, patologie cardiache o genetiche provocando un danno irreversibile ai denti.

L’innovazione scientifica in questo campo ha messo a disposizione delle nuove tecniche chirurgiche che permettono di rigenerare il tessuto osseo andato perduto con la malattia e altre che permettono di mantenere il dente in sede con tutte le sue funzionalità.

Le protesi dentali hanno il compito di riabilitare le funzioni orali dei pazienti affetti da edentulia (mancanza di denti) parziale o totale, mediante la sostituzione dei denti naturali, danneggiati o persi per patologie o per traumi, con elementi dentari artificiali.

Possono essere:

  • Protesi fissa, che sostituisce gli elementi dentari naturali con manufatti definitivi e stabili. Si utilizzano faccette, corone (sostituti artificiali di un solo dente) e ponti (sostituti di più elementi dentari)
  • Protesi mobile, volta a sostituire una parte o l’intera arcata dentaria. Può essere rimossa dal paziente, durante l’arco della giornata, allo scopo di eseguire le ordinarie manovre di igiene orale domiciliare
  • Protesi totale in resina (dentiera) sostituisce una o entrambe le arcate dentarie del paziente ed è stabilizzata grazie all’adesione sulle gengive sottostanti. Un notevole vantaggio si può ottenere con l’utilizzo di impianti che garantiscono una maggiore stabilità della protesi.
I denti possono cambiare colore, durante il passare degli anni, a causa di discolorazioni o pigmentazioni, con problemi estetici per il paziente.

Ci sono metodi diversi per poter effettuare lo sbiancamento. A livello domiciliare il paziente può usare il gel inserendolo in apposite mascherine che aderiscono perfettamente all’arcata dentale, mentre a livello ambulatoriale il gel viene applicato direttamente sul dente, agendo sullo smalto, sotto attento controllo dei professionisti.

Le sostanze sbiancanti che utilizziamo sono testate clinicamente e non danneggiano lo smalto.

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